jueves, junio 07, 2007

Ninna nanna.

Por Enzo Reale


Da tre anni una seduta di ipnosi collettiva addormenta la Spagna. La notte ci si corica con la favola per bambini che racconta che se noi smettiamo di difenderci loro smetteranno di attaccarci.

La mattina ci si risveglia con il sogno dal finale dolce che vede la violenza e il ricatto venir meno grazie alla sola forza della persuasione. E' il mondo delle fate e delle loro bacchette magiche che trasformano gli orchi in principi azzurri. L'intera esistenza del progressismo trionfante post-11 marzo si fonda su questa menzogna e da essa trae alimento.

Da tre anni, da queste pagine e da altre, si cerca di mettere in guardia chi legge dalla tentazione di credere al potere autoconsolante dell'inganno, al profumo delle rose, alla primavera eterna, alla fine della storia in un solo paese. Questa non è un'analisi dell'annuncio di una banda di terroristi e della disfatta di un governo. Sarebbe oggi troppo facile essere impietosi. Meglio domani. Questo vuol essere un modo elegante - si spera - per dire ve l'avevamo detto. In fondo non era difficile. Bastava non credere alle favole. E ai giornali.

Enzo Reale
1972

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